Regolamento del Museo del Fiume di Nazzano
(approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n°4 del 25.01.2021)
Premessa
L’atto istitutivo del Museo del Fiume in quanto volere politico e sentire cittadino risale al lontano 14 ottobre del 1978. L’allora Consiglio Comunale con deliberazione n° 86 diede così l’avvio ad un processo virtuoso che in varie fasi condusse alla progettazione, all’allestimento e alla gestione dell’attuale realtà museale, portando alla condivisione dei tanti obiettivi politici di allora e di oggi finalizzati alla valorizzazione culturale dei molti beni naturalistici e storico archeologici del proprio territorio comunale. Grazie ai finanziamenti dell’Assessorato alla Cultura della Regione Lazio e all’Assessorato alla Pubblica Istruzione dell’Amministrazione Provinciale attraverso la Legge Regionale del 18.06.1975 n°75 i primi fondi e i primi investimenti del comune furono ottimizzati per avviare questo importante progetto culturale. Oggi, tassello importante nel quadro dei musei naturalisti del Lazio e fervido centro di proposte e attività culturali non solo per il paese ma per l’intero territorio regionale, il Museo accoglie, sensibilizza e arricchisce concittadini, turisti e scuole operando e credendo fortemente nei valori presenti all’interno del proprio statuto, tenendo fede alla propria missione, sempre affiancato da un’attenta e propositiva Amministrazione Comunale.
Introduzione
Il Museo, denominato Museo del Fiume di Nazzano con sede in Nazzano, via Mazzini, 4 – 00060 Città Metropolitana di Roma Capitale, si riconosce nella definizione di museo elaborata da ICOM, adottata ed integrata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali quale “istituzione permanente, senza scopo di lucro, al servizio della società e del suo sviluppo che acquisisce, conserva, compie ricerche, comunica ed espone le testimonianze materiali e immateriali dell’uomo e del suo ambiente ai fini di educazione, studio e diletto, promuovendone la conoscenza presso il pubblico e la comunità scientifica”. Esso orienta in particolare la propria attività al patrimonio culturale, materiale e immateriale e al paesaggistico, con particolare riferimento ai beni naturalistici del territorio.
Articolo 1
Normativa di riferimento
Il presente schema di Regolamento è strutturato in relazione alla normativa vigente di seguito riportata:
- “Atto di indirizzo sui criteri tecnico-scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei” emanato nel maggio del 2001 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ex art. 150 del D.L. 112/1998.
- Decreto legislativo n. 42 del 2004 “Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio” e successive modifiche ed integrazioni.
- Decreto legislativo n. 156 del 2006 “Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo
n. 42 del 22 gennaio 2004 in relazione ai beni culturali”. - Decreto legislativo n. 113 del 2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”.
- Legge regionale n. n. 24 del 15 novembre 2019 “Disposizioni in materia di servizi culturali regionali e di valorizzazione culturale”.
Inoltre, esso accoglie:
- la “Carta nazionale delle professioni museali”, promossa dalla Conferenza permanente delle associazioni museali italiane il 24 ottobre 2005.
- il “Codice Etico dell’ICOM per i Musei”, adottato dalla 15a Assemblea Generale dell’ICOM (International Council of Museums) il 4 novembre 1986.
- la Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro 2005), sottoscritta dall’Italia nel 2013.
Articolo 2
Sede
La sede è costituita da alcuni immobili di proprietà comunale vincolati secondo l’articolo 12 comma1 del D.L. 42 del 2004, costituiti da 9 sale espositive, una sezione distaccata a carattere demo antropologico una sala di conservazione, una sala mostre temporanee per un totale di oltre 1000 mq. La direzione e gli uffici amministrativi sono siti presso la sede comunale.
La sede è dotata delle indispensabili misure di sicurezza, tra cui un sistema antintrusione e un sistema di videosorveglianza, il cui uso è disciplinato da apposito Regolamento comunale.
E’ dotata inoltre delle indispensabili misure di abbattimento delle barriere architettoniche per tutte le sale espositive.
L’ente proprietario identifica un responsabile della sicurezza nella persona di un professionista esterno.
Il Comune provvede a mantenere la struttura a norma sotto il profilo statico, impiantistico, igienico sanitario, della sicurezza per persone e cose, assicurando direttamente un’adeguata custodia dei locali e dei beni.
La sede è adeguatamente segnalata all’interno del centro abitato in modo da facilitarne l’individuazione.
L’uso degli spazi del Museo è autorizzato dal direttore e può essere concesso a privati, associazioni o enti per attività che rientrino non solo nella missione del museo ma siano compatibili con la conservazione delle strutture, delle opere e dei reperti (rif. Regolamento interno uso sale del Museo).
Articolo 3
Collezioni
Il museo è articolato in diverse sezioni: sezione naturalistica e territoriale con sala idrogeologica, una sala botanica, 2 sale zoologiche, una sala acquari, una sala del territorio, un percorso ipogeo “le Grotte”, una sezione distaccata a carattere demoetnoantropologico sita presso “Casale Bussolini”. Le collezioni del museo sono inalienabili e sono costituite da una collezione ornitologica, dei diorami, reperti in liquido, una collezione entomologica, alcuni reperti storico-archeologici di proprietà comunale. Tutti gli oggetti all’atto del loro ingresso in museo vengono opportunamente registrati (cfr. articolo 9) con l’annotazione dei dati essenziali e l’esecuzione di una ripresa digitale in cui il bene sia riconoscibile.
Il deposito o il comodato temporaneo dei materiali presso il museo sono regolati da apposita convenzione da stipularsi tra il Comune e l’Amministrazione o i privati concedenti che ne stabilisca i tempi e le condizioni, secondo quanto previsto dalla vigente normativa. Gli oggetti donati o consegnati da privati debbono essere segnalati, se necessario, alla competente Soprintendenza.
Le opere e gli oggetti conservati nel museo devono essere assicurati a cura del Comune, per il valore che è indicato per la singola opera o oggetto nelle schede inventariali. Il Museo orienta le attività di gestione delle collezioni alle vigenti normative ed agli standard indicati all’art. 2.
Articolo 4
Finalità, funzioni e missione del Museo
La missione del Museo è di facilitare e sviluppare la conoscenza e la valorizzazione dei beni culturali e ambientali in tutte le loro forme e manifestazioni, nonché documentare la storia e la cultura di cui esso è espressione con particolare riferimento al fiume Tevere, dell’area protetta nella quale rientra gran parte del territorio comunale, delle zone umide in generale, della storia e della cultura locale. Secondo le linee di indirizzo contenute nella definizione di museo riportata alle premesse, il Museo costituisce un polo di conoscenza e salvaguardia della realtà territoriale, ivi compreso il patrimonio immateriale, e si pone come elemento di coesione sociale e di educazione. Rappresenta un centro propulsore e un punto di riferimento per attività di ricerca scientifica, anche instaurando forme di collaborazione con altri Istituti o Enti preposti e ha funzioni di catalizzatore e aggregatore dei valori e dei saperi locali. Cura l’aggiornamento delle esposizioni e degli allestimenti e realizza attività dirette alla crescita culturale e civile della comunità dei cittadini; si impegna nella divulgazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale della città e del territorio attraverso l’organizzazione di mostre, conferenze, eventi e ogni iniziativa propria della sua funzione di servizio culturale pubblico. Il museo è promotore di attività e progetti didattici rivolti agli Istituti scolastici e Universitari. Supporta la formazione di giovani nelle discipline afferenti il proprio ambito scientifico e l’aggiornamento del personale impiegato nella struttura. Il museo infine contribuisce alla promozione turistica del territorio, assicurando una corretta fruizione del patrimonio e degli ambienti legati alle zone umide con particolare riguardo alla Riserva Naturale Regionale di Nazzano Tevere Farfa, la prima istituita nel Lazio.
Eventi e Mostre temporanee, materiali o virtuali, saranno organizzate nel rispetto della missione e degli indirizzi dati dall’Amministrazione, privilegiando quelle che prospettino un legame con le collezioni esistenti o con i beni culturali e paesaggistici del territorio.
Esse non devono compromettere la conservazione delle collezioni esistenti.
Articolo 5
Adesione al Sistema Museale Nazionale, all’Organizzazione Museale Regionale e ad altre reti di servizi culturali
Il museo si impegna a mantenere livelli minimi di qualità tali da permettere l’adesione all’Organizzazione Museale della Regione Lazio e al Sistema Museale Nazionale, così come
previsto dal citato Decreto Mi.B.A.C.T. n. 113 del 21.02.2018 “Adozione dei livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura di appartenenza pubblica e attivazione del Sistema museale nazionale”. Si impegna inoltre a tener presente gli obiettivi di miglioramento previsti per potenziare la protezione e la fruizione del patrimonio culturale museale.
Nella convinzione dell’opportunità di condividere risorse e di collaborare con altre istituzioni, il museo adotterà una politica di aggregazione con altri musei sia a livello territoriale sia a livello tematico per entrare in reti sistemiche capace di rafforzare e valorizzare la propria missione.
Il Museo del Fiume di Nazzano fa parte del Sistema Museale RESINA.
Articolo 6
Personale
Il personale minimo del Museo è costituito dal direttore e dal personale addetto ai servizi di vigilanza e accoglienza.
Tutto il personale del Museo, sia interno che esterno all’amministrazione nonché il personale volontario, è chiamato a riconoscersi nel “Codice etico ICOM per i musei” e deve essere adeguatamente formato. In caso di gestione esternalizzata, il personale sarà tenuto ad attenersi agli indirizzi dati dal direttore del Museo.
Coerentemente con quanto definito dal Decreto sopra citato, ambito “Personale”, si ritiene che la presenza di specifiche figure professionali nell’organigramma dell’ente titolare costituisca un aspetto essenziale per garantire la corretta gestione del museo e la capacità di definire un efficace progetto culturale. Alcune professionalità museali potranno essere condivise con altri istituti, mediante apposita convenzione e formale attribuzione dell’incarico.
Il direttore scientifico è il custode e l’interprete dell’identità e della missione del Museo, nel rispetto della normativa vigente, nazionale e regionale. Egli è responsabile della gestione del Museo nel suo complesso, nonché dell’attuazione e dello sviluppo del suo progetto culturale e scientifico. È garante dell’attività del Museo nei confronti dell’Amministrazione, dei cittadini e della comunità scientifica
Il direttore deve possedere adeguato titolo di studio (laurea vecchio ordinamento o laurea specialistica nuovo ordinamento, in settori disciplinari attinenti alla tipologia prevalente del Museo) e un curriculum attestante esperienza maturata nel settore museale.
Per garantire la necessaria continuità alla gestione del Museo il direttore è un dipendente del Comune di Nazzano.
Per le funzioni del direttore e le mansioni del personale in genere si fa riferimento alla “Carta nazionale delle professioni museali”
L’Amministrazione potrà servirsi, in aggiunta al personale di cui al primo capoverso, dell’opera di volontari o associazioni di volontariato operanti nel campo dei beni culturali. Le persone che vorranno prestare la loro opera presso il museo dovranno essere adeguatamente formate e saranno chiamate a riconoscersi nel “Codice etico degli amici e dei volontari dei musei” della Federazione Mondiale degli Amici dei Musei (FMAM).
Sono presenti:
il curatore delle collezioni entomologiche e conservatore dei beni zoologici, il curatore della sezione demo etno antropologica, il curatore della sezione della fotografia, il responsabile dei servizi
educativi, l’operatore culturale; il responsabile delle procedure amministrative ed economico finanziarie, il responsabile della sicurezza.
Articolo 7
Gestione e funzionamento
Il Museo può essere gestito in forma diretta, compresa la forma consortile pubblica, o in forma indiretta tramite concessione a terzi, anche in forma congiunta e integrata, secondo quanto disposto dall’art. 115 del Decreto L.gs n. 42/2004.
In caso di gestione diretta è facoltà dell’Amministrazione di esternalizzare, secondo quanto previsto dalle vigenti normative, i servizi per il pubblico di cui all’art. 117 del D. L.gs n. 42/2004.
Nel caso di affidamento a terzi o di esternalizzazione dei servizi al pubblico l’affidamento dovrà essere per almeno un triennio onde garantire la necessaria continuità e qualità dei servizi offerti oltre che un sufficiente livello di sicurezza.
Il direttore predispone, con piena autonomia, sulla base degli indirizzi delineati dall’ente titolare e dell’individuazione delle risorse disponibili, il programma di funzionamento del Museo, articolato in progetti di cura e incremento delle collezioni, ricerca scientifica, educazione al patrimonio, rapporto con il territorio.
Il Museo assicura l’accesso a tutti i visitatori italiani e stranieri, con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, e promuove la più ampia partecipazione della popolazione locale attraverso iniziative mirate di mediazione e integrazione culturale, anche in collaborazione con altri soggetti pubblici e privati.
La fruibilità delle collezioni e del progetto culturale del Museo sono garantiti mediante la regolare apertura al pubblico per un numero di ore che può variare in relazione alla stagione estiva o invernale, in modo da tener conto delle esigenze del pubblico e da privilegiare i giorni e gli orari di presumibile maggiore affluenza. Il Museo pubblicizza adeguatamente gli orari di apertura all’ingresso del museo, sul proprio sito web o su quello dell’Istituzione titolare.
L’ingresso al Museo avviene ordinariamente a pagamento.
Gli accessi devono essere puntualmente registrati dal personale preposto all’accoglienza, anche se a titolo gratuito.
Articolo 8
Assetto finanziario e ordinamento contabile
Per il proprio funzionamento e per il perseguimento delle proprie finalità il Museo utilizza le seguenti risorse: stanziamenti provenienti dal bilancio del Comune; contributi provenienti da enti pubblici o privati; eventuali introiti derivanti dalla vendita di beni (pubblicazioni, foto, cartoline, gadgets, ect.); introiti derivanti dalla vendita di servizi museali; eventuali sponsorizzazioni; introiti derivanti da attività di crowfunding o altre forme di autofinanziamento; eventuali donazioni o disposizioni testamentarie ed altre elargizioni fatte a qualunque titolo da persone giuridiche o fisiche in favore del Comune con espressa destinazione al Museo.
Sebbene il Museo, in quanto appartenente ad un ente locale, non abbia autonomia finanziaria e contabile, il direttore dovrà redigere annualmente un documento economico-finanziario che rilevi costi e ricavi e che indichi, come minimo:
- Nell’ambito dei ricavi, entrate derivanti da autofinanziamento; da risorse esterne (trasferimenti, contributi, sponsorizzazioni, fondo di dotazione);
- Nell’ambito dei costi, spese derivanti: dal funzionamento ordinario; dalla gestione e cura della struttura; dalla gestione e cura delle collezioni; dai servizi al pubblico e dalle attività culturali; dagli investimenti e dallo sviluppo.
I proventi derivanti dalla vendita dei biglietti d’ingresso al Museo, introitati dal Comune, sono destinati all’incremento ed alla valorizzazione del patrimonio culturale del Museo, così come previsto dall’art. 110, comma 4 del D. L.gs n. 42/2004.
Articolo 9
Inventariazione e Catalogazione
La presenza di un bene in Museo va registrata in un apposito registro di ingresso (cfr. art. 3) che contiene dati identificativi di regola non modificabili: numero di ingresso e data, numero di inventario patrimoniale e data, numero di catalogo ICCD, definizione, materia, misure, reperimento e/o provenienza, condizione giuridica, tipo di acquisizione, riferimento a foto, disegni, bibliografia. Il registro, redatto al computer, viene stampato, bollato e aggiornato in caso di nuove acquisizioni. Il registro deve contenere l’immediata corrispondenza tra le diverse serie numeriche attribuite ai beni. Al registro di ingresso si affiancano altre liste con la registrazione delle movimentazioni, la collocazione di un oggetto nel museo e altri dati modificabili.
La direzione del Museo si impegna a redigere schede inventariali di identificazione dei beni. Si impegna inoltre a porsi i seguenti obiettivi:
- catalogare interamente i beni secondo le normative vigenti a livello nazionale, a partire da quelli in esposizione;
- inserire le schede in banche dati consultabili in rete in modo da assicurarne la fruizione;
- ordinare con gli opportuni criteri i magazzini contenenti i beni di proprietà o quelli oggetto di regolare deposito.
Articolo 10
Conservazione e restauro dei materiali
Il Museo si impegna a garantire la conservazione delle collezioni, tanto dal punto di vista della sicurezza dei locali espositivi e dei magazzini, quanto dal punto di vista delle appropriate condizioni di esposizione e di conservazione, secondo quanto previsto nell’Atto di indirizzo sui criteri tecnico- scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei.
Al fine di identificare i materiali da restaurare, nei limiti delle risorse disponibili, il direttore predispone periodici monitoraggi e piani di intervento in base ai quali il Comune affida i lavori a tecnici qualificati.
Per quanto non previsto nel presente Regolamento, si fa rinvio alla vigente legislazione in materia.
CARTA DEI SERVIZI
Museo del Fiume di Nazzano
(approvata con Deliberazione di Consiglio Comunale n°4 del 25.01.2021)
Introduzione
Il Museo del Fiume di Nazzano è un’istituzione aperta al pubblico dal 2002, a disposizione di tutti i cittadini e i visitatori che vogliono fruire i servizi museali resi noti dalla presente Carta. Il riconoscimento dei musei come servizi pubblici essenziali – così come esplicitato nella L. 12 novembre 2015, n. 182 recante “Misure urgenti per la fruizione del patrimonio storico e artistico della Nazione” – ha come diretta conseguenza il rispetto di standard di qualità dei servizi erogati al pubblico, prestabiliti e verificabili, ed il miglioramento del livello di accessibilità in tutte le sue declinazioni. Il Comune di Nazzano si impegna a sostenere e sviluppare il Museo, nel rispetto del patrimonio culturale e degli stessi visitatori destinatari dei servizi. Con la Carta dei Servizi il Museo del Fiume presenta i servizi disponibili per facilitarne l’accesso e la fruizione, stabilisce gli standard di qualità e fornisce le indicazioni necessarie per verificarne il rispetto, individua gli obiettivi di miglioramento e permette agli utenti di esprimere le proprie valutazioni sui servizi erogati. La Carta, fondamentale strumento di comunicazione tra il Museo e i visitatori e di tutela dei diritti degli utenti, è stata approvata con atto di Giunta Comunale n°4 del 25.01.2021 ed è stata elaborata considerando le normative di riferimento enunciate nel regolamento del museo.
PRINCIPI GENERALI
Nella Carta dei Servizi l’Ente dichiara quali servizi intende erogare, le modalità e gli standard di qualità che intende garantire e si impegna a rispettare determinati standard qualitativi e quantitativi, con l’intento di monitorare e migliorare la qualità’ del servizio offerto.
Di seguito alcuni dei principi fondamentali che sono alla base dell’erogazione dei servizi:
- il principio dell’uguaglianza, per cui tutti gli utenti hanno gli stessi diritti
- deve essere garantita la parità di trattamento sia fra le diverse aree geografiche, sia fra le diverse categorie o fasce di utenti; gli utenti devono poter accedere ai servizi offerti alle medesime condizioni. Il Museo si impegna a porre in essere tutte le iniziative necessarie per adeguare le modalità di prestazione dei servizi alle esigenze degli utenti diversamente abili
- i servizi devono essere erogati in maniera continua e regolare. Il Museo si impegna ad avvisare tempestivamente gli utenti di eventuali interruzioni di erogazione dei servizi o variazioni negli orari di apertura e ad adottare tutti i provvedimenti necessari per ridurre al minimo i possibili disagi degli utenti
- gli utenti devono essere trattati con obiettività, giustizia ed imparzialità
- il personale del Museo deve fornire informazioni all’utenza con la massima chiarezza e comprensibilità attraverso un linguaggio accessibile ed efficace
- il diritto alla partecipazione del cittadino deve essere sempre garantito, come deve essere garantita l’efficienza e il miglioramento dei servizi. Ogni utente può presentare al Museo suggerimenti, segnalazioni e reclami, con diritto di risposta entro il termine stabilito.
Validità e Aggiornamento
La Carta è applicata a partire dall’avvenuta esecutività della delibera di approvazione. L’aggiornamento è previsto con cadenza triennale e comunque ogni volta si renda necessario per intervenute modifiche ai servizi erogati.
Pubblicizzazione
La Carta è resa pubblica on-line attraverso il sito web del Comune e del Museo e, in forma cartacea, è a disposizione degli utenti presso la sede del Museo.
IL MUSEO DEL FIUME DI NAZZANO
Il Museo del Fiume di proprietà del Comune di Nazzano è gestito dal Comune di Nazzano, è stato istituito con atto di Consiglio Comunale n. 86 del 14.10.1978, realizzato con progetto dello studio di architettura n! Studio, di Roma.
Ufficialmente aperto al pubblico nel maggio 2002 Direttore dott. Umberto Pessolano
Il Museo è organizzato ed opera secondo le norme del Regolamento approvato con atto di Giunta Comunale n°4 del 25.01.2021 consultabile on-line sul sito web del Comune.
Missione
La missione del Museo è quella di tutelare, conservare, valorizzare, esporre al pubblico e promuovere la conoscenza dei beni culturali e ambientali in tutte le loro forme e manifestazioni, nonché documentare la storia e la cultura di cui esso è espressione con particolare riferimento al territorio e al fiume Tevere, all’area protetta, delle zone umide in generale, della storia e della cultura locale. Il Museo costituisce un polo di conoscenza e salvaguardia della realtà territoriale e si pone come elemento di coesione sociale e di educazione.
Particolare attenzione è posta alla cura delle collezioni conservate nel Museo, mettendone in evidenza la loro specificità attraverso attività di acquisizione, conservazione, documentazione, studio, esposizione e comunicazione delle proprie collezioni e dei saperi e tradizioni locali. Il Museo cura l’aggiornamento delle esposizioni e degli allestimenti e realizza attività dirette alla loro conoscenza.
Il Museo assolve a questa missione in quanto:
- sede espositiva delle collezioni
- sede di attività di ricerca scientifica incentrate sul patrimonio del Museo e sulle testimonianze storiche del territorio e promozione della cultura; il Museo contribuisce alla promozione turistica del territorio, assicurando una corretta fruizione del patrimonio e degli ambienti legati alle zone umide con particolare riguardo alla Riserva Naturale Regionale di Nazzano Tevere Farfa, la prima istituita nel Lazio
- sede di attività culturali, formative ed educative e progetti didattici rivolti agli Istituti scolastici e Universitari
- nelle sue molteplici attività si avvale anche della collaborazione di Università ed Istituti di Ricerca italiani e stranieri, di Enti locali e di Associazioni Culturali che operano sul territorio
- si impegna nella divulgazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale della comunità e del territorio attraverso l’organizzazione di mostre e conferenze.
- promuove attività e iniziative culturali, formative, educative, informative, coerenti con la propria missione, quali servizi didattici, visite guidate, stage formativi, mostre temporanee, seminari e convegni, pubblicazioni.
SERVIZI AL PUBBLICO
Apertura al pubblico
Il Museo garantisce l’apertura al pubblico per la visita alle sale espositive nei giorni di martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato con i seguenti orari 10,00-17.00, la domenica dalle 10 alle
15.00. Nel periodo estivo e invernale sarà aperto dal martedì al sabato, con i seguenti orari 10,00- 17.00, chiuso nel mese di agosto ad eccezione di gruppi e per eventi e mostre.
Su richiesta, per gruppi di almeno 15 persone, potrà essere autorizzato l’ingresso al Museo anche al di fuori degli orari di apertura stabiliti, durante tutto l’arco dell’anno.
L’accesso al Museo è subordinato al pagamento di un biglietto di ingresso il cui costo, riduzioni ed esenzioni sono deliberate dalla Giunta Comunale.
In caso di mostre e manifestazioni culturali di carattere straordinario potranno essere deliberate tariffe diverse in rapporto all’importanza dell’evento stesso.
In occasione di eventi promozionali di livello nazionale o locale potrà essere consentito a tutti, previa determinazione dirigenziale, l’ingresso gratuito.
Per ragioni di studio o di ricerca o per particolari e motivate esigenze, potrà essere autorizzato l’ingresso gratuito per periodi determinati agli utenti che ne faranno richiesta.
Biglietteria e Area di accoglienza
Nella Biglietteria del Museo sono esposte, in italiano e in inglese, le seguenti informazioni:
- orari e costi dei servizi di guida e accoglienza al museo e nel borgo o in Riserva (Riserva Naturale Regionale di Nazzano Tevere Farfa); pacchetti didattici turistici e scolastici.
Nell’Area di accoglienza è a disposizione dell’utenza il seguente materiale informativo: depliant del museo e del sistema tematico d’appartenenza e/o territoriale, pubblicazioni del museo, archivio e biblioteca, servizi essenziali disponibili in zona.
Accessibilità per i diversamente abili
La mobilità interna per gli utenti con problemi motori è assicurata in tutte le sale espositive del piano terra e primo piano. Per i non vedenti o gli ipovedenti è attivabile, su richiesta anche individuale, un percorso di visita specifico con modalità e termini da concordare a seconda delle situazioni e necessità.
3.5 Servizio didattico per il pubblico scolastico
Il servizio dedicato alle Scuole del territorio comunale e provinciale di ogni ordine e grado si articola in pacchetti didattici differenziati.
I percorsi didattici sono strutturati per interagire con le sale espositive, con le collezioni e con il territorio attraverso laboratori e attività di approfondimento anche realizzate all’esterno, nell’area protetta, e potranno essere scelti dagli insegnanti e prenotati in relazione alle fasce di età degli studenti e seguendo gli eventuali consigli della direzione. Il servizio comprende anche un’attività predisposta nello specifico per la valorizzazione del borgo e le valenze storico archeologiche presenti all’interno dell’area comunale. Tali servizi sono a pagamento e di volta in volta promossi sui vari siti web in uso al museo e al comune o in quelli di diverse cooperative, associazioni o guide del territorio.
Servizio di visite guidate per il pubblico adulto
Il Servizio di visite guidate, curato da personale specializzato non è gratuito ed è sempre disponibile su richiesta, per gruppi al di sopra di 15 partecipanti, periodicamente attivato nel corso di iniziative promosse dal Museo o in concomitanza di iniziative di livello locale o nazionale promosse dal Comune o da altri Enti. Per ottenere specifiche su costi, modalità e accesso al servizio è sufficiente concordare telefonicamente le prenotazioni direttamente con la direzione.
Fondo librario/Biblioteca specializzata
Il Fondo librario del Museo, costituito a partire dal 2010 è specializzato in Natura e Aree Protette del Lazio, didattica naturalistica, idrogeologia e biologia delle aree umide. È formato attualmente da circa 1000 pubblicazioni, ottenute a titolo gratuito, in dono o attraverso l’istituto dello scambio con altri Enti e Istituzioni. Il fondo è consultabile presso la Biblioteca comunale.
Archivi documentari
Gli Archivi del Museo, costituiti a partire dal 2002, comprendono documentazione fotografica relativa ai reperti in dotazione e ai beni ambientali del territorio. Il materiale è conservato ordinato all’interno dell’Archivio Laboratorio Audiovisivo Peppe Catelli (ALA) .
La consultazione per motivi di ricerca e di studio degli Archivi documentari è soggetta ad autorizzazione su richiesta individuale.
Pubblicazioni
Il Museo, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, realizza pubblicazioni scientifiche, schede didattiche, brochure informative e prodotti editoriali di varia tipologia e supporto con contenuti pertinenti alla propria missione.
Mostre ed eventi culturali temporanei
Il Museo, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e il regolare svolgimento dei servizi essenziali indicati ai punti, programma e organizza mostre ed eventi culturali coerenti con la propria missione, anche in collaborazione con altre istituzioni pubbliche e private.
RAPPORTI CON IL PUBBLICO
Informazione all’utenza
Il Museo assicura l’informazione all’utenza sui servizi e sulle modalità di fruizione degli stessi attraverso l’Area di accoglienza, il sito web del Comune, la pagina facebook “Amici Museo del Fiume”, gli organi di informazione locali.
Il Museo è dotato di un servizio informazioni e prenotazioni attivo dal Martedì al Sabato.
Suggerimenti, segnalazioni e reclami
Gli utenti possono presentare suggerimenti, segnalazioni e reclami in merito al funzionamento dei servizi e degli standard di qualità stabiliti dalla presente Carta, utilizzando un apposito modulo o scrivendo alla mail museodelfiume@libero.it
Rilevazione della soddisfazione dell’utenza
Il Museo svolge attività di monitoraggio dei servizi attraverso il rilevamento di dati quantitativi e qualitativi, nel rispetto della normativa vigente in materia di tutela della privacy.
STANDARD DI QUALITA’ E OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Il Museo adotta i livelli minimi uniformi di qualità per i musei e i luoghi della cultura definiti dal Decreto legislativo n. 113 del 2018 e aderisce all’Organizzazione Museale della Regione Lazio e al Sistema Museale Nazionale.
Per la verifica della qualità dei servizi sopra indicati, si definiscono gli standard di qualità che ne permettono la valutazione da parte dell’utenza e gli obiettivi di miglioramento che il Museo si prefigge di raggiungere.